Scarperia

Il paese di Scarperia, situato a 30 km da Firenze e a 292 m di altitudine è l’ultimo importante insediamento prima del valico appenninico; riconosciuto tra i  “Borghi più Belli d’Italia” per il suo spiccato interesse storico e artistico e per le sue peculiarità turistiche.  

Il centro fu fondato nel 1306 dal Comune di Firenze per reprimere e frenare la potenza degli Ubaldini, come avamposto militare e come luogo di controllo della viabilità che collegava Firenze con il nord.  l borgo, infatti, con la sua pianta ortogonale, è incentrato sulla strada principale, via Roma, tratto urbano della direttrice che conduce al passo del Giogo.  In origine il suo nome era “Castel San Barnaba” in omaggio al Santo di Campaldino e alla vittoria dei fiorentini contro i ghibellini di Arezzo avvenuta l’11 giugno, giorno dedicato appunto a San Barnaba; alla sua edificazione come “città murata” e “terra nuova” potrebbero aver partecipato architetti come Andrea Da Pontedera oppure possono aver influito esperienze di Arnolfo di Cambio condotte in altre terre nuove fiorentine (es. Terranuova Bracciolini).  

Scarperia è anche uno dei centri di produzione di coltelli più importante d’Italia e d’Europa; l’attività dei coltellinai è documentata fin dal XV secolo e tutt’oggi la produzione è attiva con numerose coltellerie che portano avanti la tradizione e i cui manufatti si possono ammirare nelle botteghe presenti nel centro storico.

Il Palazzo dei Vicari

Simbolo di Scarperia e della sua storia. Nel 1306 la Repubblica Fiorentina, impadronitasi del Mugello, decise di fondare Scarperia, borgo con funzione di vero e proprio baluardo difensivo lungo la principale strada che conduceva a Firenze. Il Palazzo, che tuttora possiede un bellissimo impianto di epoca trecentesca, nel 1415, quando Scarperia divenne sede del Vicariato della Repubblica Fiorentina, fu trasformato in Palazzo signorile. L’edificio è man mano cresciuto in seguito a interventi di restauro che tuttavia non hanno sostanzialmente modificato la struttura originale.

L’edificio conserva ancora oggi le sue sale affrescate ed arredate. La facciata e l’atrio sono ornati da numerosi stemmi appartenuti ai Vicari che si sono succeduti come governatori del luogo. Al termine della loro carica, che durava solo sei mesi, erano obbligati a lasciare l’emblema della propria casata all’interno del Palazzo. Questa prassi ha creato nel Palazzo un importante impianto decorativo, simbolo del potere politico fiorentino, con stemmi di varie fattezze: affrescati, in pietra serena, in terracotta invetriata della scuola dei Della Robbia. All’interno del Palazzo si possono ammirare, tra le altre cose, lo splendido affresco della scuola del Ghirlandaio, datato 1501, nonché l’antico orologio della torre campanaria, oggi visitabile, opera documentata del grande architetto fiorentino Filippo Brunelleschi.

Il salone dei tendaggi

Salone principale del Palazzo dei Vicari.
Vi si terranno le audizioni del Concorso Pianistico (vedi foto)

Museo dei Ferri Taglienti
In un’ala del Palazzo ha sede il Museo dei Ferri Taglienti, inaugurato nel 1999, dove è documentata l’attività plurisecolare dei coltellinai scarperiesi. Le attività del museo sono curate dal Centro Ricerca e Documentazione sull’artigianato dei Ferri Taglienti, un organismo scientifico-tecnico sorto nel 1987 per volontà dell’amministrazione comunale. 
Il percorso espositivo è disposto su due piani e si divide in cinque sezioni che ricostruiscono la storia del coltello, la tecnica, i centri di produzione e la produzione scarperiese nella sua storia fino ai giorni nostri. 

 

Nella prima sala, il laboratorio didattico, è esposto il coltello denominato “Settello” progettato nel 2006 in occasione del settimo centenario della fondazione di Scarperia (1306). L’ultima sala è dedicata ad un’altra tipologia di lama, le forbici, prodotte dalle botteghe locali e non solo.

È possibile concludere il percorso museale al di fuori delle mura del Palazzo, con l’ausilio di una guida, visitando l'Antica Bottega del Coltellinaio, rimasta attiva fino agli anni ’70 del Novecento, tutt’oggi completa dei suoi attrezzi e strumenti utili alla fabbricazione artigianale di forbici e coltelli, ed utilizzata su richiesta e in occasione di manifestazioni locali per le dimostrazioni di lavorazione.

Altri Punti di Interesse

Il palazzo trecentesco, sede del complesso museale di Palazzo dei Vicari e Museo dei Ferri Taglienti, si affaccia sulla piazza principale del paese, piazza dei Vicari, che mette in mostra anche due interessanti edifici religiosi.  Il primo è la Propositura intitolata ai Santi Jacopo e Filippo. La chiesa, ampliata nel 1870, contiene un tondo marmoreo di Benedetto da Maiano, un tabernacolo di Mino da Fiesole e un crocifisso del Sansovino, oltre a numerosi dipinti.

L’altro notevole edificio è l’Oratorio della Madonna di Piazza, risalente al 1320 circa: qui si svolgeva la solenne cerimonia di insediamento dei Vicari. Da segnalare ancora nel borgo l’Oratorio della Madonna dei Terremoti e quello della Madonna del Vivaio, sulla strada che conduce a S. Agata, ma al momento visitabile solo esternamente.

Nei pressi di Scarperia si trova il borgo di S. Agata, dominato da una Pieve romanica del XII secolo, l’edificio sacro più importante del Mugello, dove si trova il Museo di Arte Sacra con una ricca raccolta di arredi liturgici, pitture e sculture, il Centro di Documentazione Archeologica e il Museo di Leprino con personaggi in movimento della vita artigiana e contadina.

Da visitare la frazione di S. Maria a Fagna con la sua Pieve, citata nei documenti sin dal 1018 e ricca di preziosi dipinti.

Nella frazione di Ponzalla si trova invece il Centro di Documentazione e Ricerche Storiche di Gotica Toscana Onlus, nato per salvaguardare la memoria del passaggio della Seconda Guerra Mondiale in Toscana. La collezione museale pone particolare attenzione agli eventi che nel settembre 1944 videro protagonisti gli Appennini a Nord di Firenze.

A San Piero a Sieve si trova il Convento di Bosco ai Frati. Fondato dagli Ubaldini prima dell'anno Mille, è considerato uno dei più antichi della Toscana. Chiesa e convento furono riedificati su disegno di Michelozzo per volontà di Cosimo de' Medici.

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